ALIMENTAZIONE, IL TREND È SEMPRE PIÙ VERSO DIETE SOSTENIBILI
Possiamo vivere più a lungo e in salute mangiando meglio? La domanda sembra banale e altrettanto banale e ovvia la risposta: sì, possiamo, o uno stile di vita sano, basato (anche) su un'alimentazione equilibrata non sarebbe alla base di tutte le strategie di prevenzione raccomandate da enti e istituzioni sanitarie. Ma possiamo ritardare gli effetti dell'invecchiamento mangiando, possiamo davvero rallentare le lancette del nostro orologio biologico, con la dieta? In sostanza, esistono le diete anti-aging?
La dieta mediterranea promuove la produzione alimentare locale e i relativi modelli di consumo. Incoraggia l'agricoltura sostenibile, tutela i paesaggi ed ha un basso impatto ambientale, ha detto il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu inaugurando l'evento presso la sede della FAO.


Tuttavia, ha avvertito il Direttore Generale della FAO, la dieta mediterranea ­- come molte altre diete tradizionali in tutto il mondo - sta cedendo il passo alle abitudini alimentari moderne e alla crescente dipendenza dalla cosiddetta "alimentazione facile" offerta da supermercati e fast-food.
Dr Alessandro Mereu


Education - Secondary High School Diplome in Chemistry, Prato 2005 - Graduate in Medicine and Surgery, Florence Oct 2011 with 110/110 - Registered as Medical Doctor, Florence Feb 2012 - General Practitioner qualified, Tuscany Region Dec 2015



I ricercatori parlano di diete di restrizione calorica e diete correlate. Quando si parla di diete anti-anging, di regimi alimentari che hanno il potenziale di ritardare l'invecchiamento e allungare la durata della vita, ci si riferisce infatti soprattutto a regimi di restrizione calorica. Studi condotti su diversi modelli animali (roditori, nematodi, moscerini della frutta) hanno mostrato che interventi di riduzione dietetica - quindi che prevedano un qualche tipo di restrizione nutrizionale, non necessariamente e solo nelle calorie - possono allungare la vita e ritardare l'insorgenza di patologie correlate all'età, così come il declino cognitivo.

Il potenziale anti-aging delle diete a restrizione calorica
I limiti delle evidenze nell'essere umano

A tutto questo si aggiunge l'enorme variabilità dell'ambiente in cui vive l'essere umano rispetto a quella degli animali di laboratorio, potenzialmente (e verosimilmente) in grado di influenzare le risposte alle diete, così come la maggior difficoltà di controllare la composizione nutrizionale del suo cibo, ricordano gli autori. Questo a sottolineare che, anche a voler prendere per buoni i risultati più incoraggianti, ci sono dei limiti alla traslabilità dei risultati osservati nei modelli animali nell'essere umano, in cui condurre studi controllati è senza dubbio più difficile.



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